Ultima modifica: 4 Giugno 2014
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Circ. n. 232 Scrutini 2^ quadrimestre

Scrutini

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Circolare  n° 232

del 04/06/2014

 

Ai Sig. docenti

della Scuola Primaria

ai collaboratori scolastici

plesso Abba

p. c  Al DSGA

Albo

 

 

Oggetto: scrutini 2^ quadrimestre

 

 

 

Si informano le SS.LL. che  martedì 10 giugno 2014 dalle ore 14,30 alle ore 17,30  presso i locali della scuola primaria plesso Abba , si svolgeranno le procedure di scrutinio a conclusione del 2^ quadrimestre. In questa fase, i docenti discuteranno la situazione didattico -educativa della classe e

compileranno collegialmente, per ogni singolo alunno, il giudizio finale la valutazione del comportamento e del profitto scolastico per ogni disciplina.

 

 

 

 

 

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Antonino Alagna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STRALCIO REGOLAMENTO DI ISTITUTO (Delibera Collegiale del 15/12/2011

 

Art. 17  Gli orari di ingresso e di uscita degli alunni vengono stabiliti all’inizio di ciascun anno scolastico dal Consiglio di istituto di cui all’art. 10 comma 4 del T.U. 297/94-2000. Il personale insegnante si deve trovare a scuola, per l’accoglienza e per la vigilanza sugli alunni, 5 minuti prima dell’inizio dell’orario delle lezioni e delle attività didattiche.

Art. 19  Gli alunni devono entrare secondo il seguente prospetto:
• Medie: ore 8.00
• Elementari: ore 8.00 max 8.15
• Scuola dell’infanzia : ore 8.00 max  8.45

Art. 20  Il portone d’ingresso verrà chiuso alle ore 8,15, gli eventuali ritardatari possono accedere in classe se autorizzati.

Art. 22  Durante lo spostamento degli insegnanti da una classe all’altra, la vigilanza è affidata al personale ausiliare per il tempo strettamente necessario.

Art. 24  Gli alunni non devono uscire dall’aula, se non per recarsi nei servizi igienici e per il tempo strettamente necessario. Fatti salvi i casi di necessità gli alunni usciranno due per volta e per classe. L’uscita sarà regolata dai collaboratori scolastici, i quali sono tenuti a rimandare in classe gli alunni sorpresi a girovagare nei corridoi o che formino assembramenti in bagno.

Art. 26  Non è consentito agli alunni uscire dai locali della scuola prima della fine dell’orario delle lezioni.

 Art. 27  Le assenze per malattia, che superino i 5 giorni consecutivi, devono essere documentate con il certificato medico. In tutti i casi di assenze frequenti, di ritardi ripetuti ed ingiustificati, abituale inosservanza dei doveri scolastici, il Dirigente Scolastico o la Collaboratrice del plesso provvede a convocare i genitori degli allievi.

Art. 35 I genitori dovranno assicurare la massima collaborazione in relazione a quanto segue:
1) prelevare personalmente i propri figli da scuola. Solo in caso di particolare necessità è possibile delegare altra persona maggiorenne previa compilazione di apposito modulo da richiedere negli uffici di segreteria e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e/o chi ne fa le veci al fine di verificarne l’autenticità della richiesta;
2) i bambini non possono essere prelevati da persone minorenni;

3) al termine delle lezioni/attività, con l’uscita dal cancello e dalle sezioni della scuola, scatta per le famiglie l’obbligo di garantire l’incolumità dei propri figli;

4)in caso di ritardo nel ritiro dei bambini al termine delle lezioni/attività l’insegnante titolare della classe/sezione affiderà il minore al personale ausiliare che provvederà alla sua custodia fino all’arrivo del genitore e/o chi ne fa le veci, entro il limite massimo del proprio orario di servizio. Trascorso tale termine il bambino sarà accompagnato alla più vicina autorità di Pubblica Sicurezza o alla più vicina sezione di Polizia Municipale. In ogni caso tutti i ritardi nel ritiro degli alunni vanno segnalati per iscritto al Dirigente Scolastico. E’ necessario, inoltre, rispettare l’orario di ingresso e di uscita da scuola; evitare di accompagnare e ritirare i bambini in aula; gli stessi devono essere affidati al personale della scuola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla c.a dei  Sig. docenti

della Scuola Primaria

 

 

 

 

COMUNICAZIONE

 

In prossimità degli scrutini  ricordo alle SS.LL che  per la scuola primaria all’unanimità nel Collegio docenti del 15 /127 2011  è stato deliberato di adottare  i descrittori appresso indicati ed i corrispondenti giudizi :

  • comportamento gravemente scorretto = non adeguato
  • comportamento parzialmente corretto = parzialmente adeguato
  • comportamento corretto                      = adeguato

 

In allegato vi propongo una griglia per la formulazione dei  giudizi sintetici  da utilizzare  per il I quadrimestre, in tal modo potremmo condividere criteri comuni ed uniformità di comunicazione con le famiglie.

Rilevazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno (pagina 4 del documento di valutazione)

 

SITUAZIONE DI PARTENZA

 

  • L’alunno/a ha una preparazione di base completa (soddisfacente, ben strutturata).
  • L’alunno/a ha una preparazione di base adeguata.
  • L’alunno/a ha una preparazione di base accettabile (sufficiente).
  • L’alunno/a ha una preparazione di base sufficiente in quasi tutte discipline.
  • L’alunno/a ha una preparazione di base non ancora sufficiente.
  • L’alunno/a ha una preparazione di base lacunosa.

 

 

SOCIALIZZAZIONE

 

  • E’ ben inserito nel gruppo classe e stabilisce positivi rapporti con tutti.
  • Socializza con tutti , ma predilige il piccolo gruppo.
  • Socializza soltanto con alcuni compagni.
  • Ha difficoltà a socializzare con i compagni e tende a isolarsi
  • Ha difficoltà a socializzare con i compagni perché spesso tende a imporre le proprie idee.

 

 

 

 

 

  • GRADO DI SOCIALIZZAZIONE

– Evidenzia un ottimo grado di socializzazione e rispetta le regole.

– Evidenzia un buon grado di socializzazione e rispetta le regole.

– Evidenzia un sufficiente grado di socializzazione ma qualche volta deve essere richiamato al  rispetto delle regole.

– Evidenzia uno scarso grado di socializzazione ed ha difficoltà nel rispettare le regole.

 

IMPEGNO E PARTECIPAZIONE

– Dimostra impegno, grande senso di responsabilità, notevole attenzione e partecipa in modo produttivo.

– Dimostra impegno, senso di responsabilità e attenzione nel partecipare al dialogo educativo.

– Generalmente dimostra impegno, senso di responsabilità e attenzione nel partecipare al dialogo educativo.

– Dimostra disponibilità ad impegnarsi ma si applica in modo approssimativo; è sufficientemente attento ma poco partecipe.

– Si dimostra approssimativo nell’impegno e si applica in modo discontinuo; partecipa in maniera settoriale.

– Dimostra poco senso di responsabilità e si impegna in modo insufficiente; l’attenzione è scarsa e partecipa solo se sollecitato.

 

METODO

-Sa organizzare efficacemente il proprio lavoro e portarlo a termine in modo accurato ed autonomo.

– Sa organizzare bene il proprio lavoro e portarlo a termine in modo autonomo senza incontrare difficoltà.

– Sa organizzare e portare a termine il proprio lavoro in maniera adeguata.

– Organizza il proprio lavoro con qualche difficoltà.

– Organizza il proprio lavoro e lo porta a termine solo con la guida del docente.

 

LIVELLO DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE

– Sa utilizzare ottimamente i linguaggi delle diverse aree disciplinari ed organizza la comunicazione in modo pertinente e coerente; sa usare efficacemente gli strumenti e le tecniche operative più idonee.

– Sa utilizzare senza incontrare difficoltà i linguaggi delle diverse aree disciplinari ed organizza la comunicazione in modo organico; sa usare gli strumenti e le tecniche operative più idonee.

– Utilizza in modo adeguato i linguaggi delle diverse aree disciplinari e riesce ad organizzare la comunicazione in modo semplice ma chiaro; sa usare gli strumenti e le tecniche operative richieste.

– Presenta qualche incertezza nell’utilizzare i linguaggi delle diverse aree disciplinari e nell’organizzare la comunicazione in modo chiaro e coerente; qualche incertezza anche nell’uso degli strumenti e delle tecniche operative richieste.

– Incontra difficoltà nell’utilizzare i linguaggi delle diverse aree disciplinari e nell’organizzare la comunicazione in modo chiaro e coerente; difficoltà anche nell’uso degli strumenti e delle tecniche operative richieste.

 

 

Le disposizioni del decreto 137 vanno lette tenendo conto di quanto stabiliscono norme precedenti. L’articolo 8 del decreto 59/04 è assolutamente chiaro: alla scuola primaria per bocciare un alunno è necessaria l’unanimità fra tutti i docenti.

 

Il ritorno del voto numerico nella scuola sta suscitando ulteriori polemiche dopo quelle che si erano aperte un mese fa quando il ministro Gelmini aveva reso noto il testo del decreto legge 137.

In queste ore la polemica si sta arricchendo di un nuovo capitolo: secondo alcuni, la norma contenuta nel 3° comma dell’articolo 3 del decreto (“Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”) è chiara e inequivocabile e significa che anche nella scuola primaria bisognerà bocciare chi non avrà la sufficienza in tutte le materie.

Qualcuno è arrivato a dire (e a scrivere) che un bambino di scuola elementare potrebbe essere bocciato con un 5 e mezzo di geografia.

Non è chiaro da dove provenga una simile certezza dal momento che le norme di legge, non da oggi, vanno sempre contestualizzate e lette in modo coordinato con le norme preesistenti, a meno che non intervengano abrogazioni esplicite.

Ora, sulla questione della valutazione esistono almeno altre due norme di cui bisogna tenere conto.

La norma più importante è contenuta nell’articolo 8 del decreto legislativo 59 del 2004 che non ci risulta essere stato cancellato con il decreto 137.

Il primo comma dell’articolo 8 recita così: “La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche previste dai piani di studio personalizzati; agli stessi è affidata la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo”.
Ancora più chiaro è il comma successivo: “I medesimi docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, all’interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”.

Neppure questo comma risulta essere stato abrogato.

Dunque nella scuola primaria, la bocciatura di un alunno è un evento eccezionale, deve essere adeguatamente motivata e, in ogni caso, deve essere decisa all’unanimità da tutti i docenti che hanno in qualche modo “in carico” l’alunno, indipendentemente dal numero di ore di lezione che ciascuno di essi svolge con l’alunno stesso.

Quindi un alunno che abbia riportato un 5 in geografia potrà essere respinto solo e soltanto se tutti i docenti del team si esprimeranno in tal senso. In caso contrario dovrà essere promosso.

C’è poi da aggiungere che il 4° comma dell’articolo 4 del DPR 275/99 (il cosiddetto “Regolamento dell’autonomia scolastica”) stabilisce che “nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche … individuano le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”.

Il rischio che un alunno di scuola primaria debba ripetere l’anno solo perché disegna male o perché non si destreggia bene in palestra è quindi puramente teorico e del tutto impraticabile (non dimentichiamo che la legge ribadisce l’eccezionalità della bocciatura).

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